Dobbiamo partire dal presupposto che la Chiesa è donna: accogliente, creatrice, protettrice e salvifica, tutto ciò proprio come una madre. Il punto è che dovrebbe essere così, ma dall'esserlo siamo veramente lontani. Comunque riporto di seguito le intenzioni morali di Bergoglio, fonte di finezza intellettuale e cattolicese. In tutto questo, ovviamente dal cattolicese all'italiano, dobbiamo avere la certezza che il Papa ha ancora l'intenzione contraria e cioè, costruire l'immagine della donna attraverso la figura obbediente e sottomessa di Maria che, soltanto intorno al 1950 ebbe la sua definizione totale. I dogmi mariani iniziarono già nel 431 dopo Cristo, considerando la Madonna "Madre di Dio". La realtà che soltanto in tardo 19esimo secolo si ebbe una vera definizione della sua importanza.
Immacolata Concezione
A proclamare il dogma l’8 dicembre 1854 fu Papa Pio IX con la bolla “Ineffabilis Deus”. Si legge in essa:
“La beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione per una grazia ed un privilegio singolare di Dio Onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale”.
L’Assunzione di Maria
Pio XII il 1° novembre 1950 proclamò durante l’Anno Santo il dogma dell’Assunta, con la bolla dogmatica “Munificentissimus Deus”.
“L’Immacolata Madre Sempre Vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo”.
La bellezza di Maria è una bellezza "che salva il mondo" e che pertanto deve conquistarci e convertirci, auspica il Successore di Pietro. Una bellezza in cui le famiglie siano spazio di vera condivisione e in cui i genitori siano "presenti in carne e ossa vicino ai loro figli e i figli guardino i padri". Ancora una volta in questa frase il cattolicese è scaltro "i genitori siano presenti per i loro figli e i figli guardino ai padri" questa signori è la più imponente forma di discriminazione all'interno della società e non soltanto nella Chiesa.
Da questo momento in poi si esalta uno show circense a dir poco.
A cosa servono i soldi se mezzo mondo muore?
L'elenco di una serie di situazioni critiche: "Chi esalta come conquista il rifiuto di ogni legame stabile e duraturo, infatti, non dona libertà. Chi toglie il rispetto al padre e alla madre, chi non vuole i figli, chi considera gli altri come un oggetto o come un fastidio, chi ritiene la condivisione una perdita e la solidarietà un impoverimento, non diffonde gioia né futuro". Poi il Pontefice pone alcuni interrogativi, provocazioni che guardano ad alcune evidenti contraddizioni nelle società contemporanee:
A cosa servono i soldi in banca, le comodità negli appartamenti, i finti “contatti” del mondo virtuale, se poi i cuori restano freddi, vuoti, chiusi? A cosa servono gli alti livelli di crescita finanziaria dei Paesi privilegiati, se poi mezzo mondo muore di fame e di guerra, e gli altri restano a guardare indifferenti? A cosa serve viaggiare per tutto il pianeta, se poi ogni incontro si riduce all’emozione di un momento, a una fotografia che nessuno ricorderà più nel giro di qualche giorno o qualche mese?
Sta parlando il capo di uno degli Stati più blasfemi della terra. Lo Stato in cui l'opulenza è l'indicazione del grado e dell'importanza stessa. Una forma di centralismo di potere e ricchezza che non avviene neanche negli Stati più misogini ed economicamente depravati della terra. Siamo alla resa dei conti, in cui porporati con le più importanti patacche d'oro hanno o si prendono il lusso di dichiarare la ricchezza (ovviamente con l'esempio) l'unica merce di scambio possibile.
Non c’è salvezza senza la donna, la Chiesa è donna
La contemplazione della Vergine offerta oggi dal Papa la rendono così particolarmente attuale e vicina, familiare. Maria, ricorda Francesco, ha un'infanzia che non è raccontata dai testi sacri. Eppure, proprio in questo anonimato - che nei Vangeli cede il posto all'accenno di una vita ricca di fede, umile e semplice, tutto armonia e candore - il riflesso dell'amore di Dio sboccia e irradia ben oltre lo sconosciuto villaggio di Nazareth. È "un fiore cresciuto inosservato". Una figliolanza dal "cuore puro" con il "profumo di santità". La vita di Maria è continuo dono di sé. In quanto sposa, viene definita "serva del Signore"; ma qui il Papa ci tiene a precisare: “Serva” non nel senso di “asservita” e “umiliata”, ma di persona “fidata”, “stimata”, a cui il Signore affida i tesori più cari e le missioni più importanti. E ancora una sottolineatura, aggiunta a braccio:
Questo lo dice il Concilio: Dio ha scelto Maria, ha scelto una donna come compagna per il suo progetto di salvezza. Non c’è salvezza senza la donna perché anche la Chiesa è donna.
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