Per un’ottima comprensione è necessario, prima di ogni altra cosa, leggere attentamente le parole di Francesco I. L’elemento successivo è trasportare, in una domenica qualsiasi ma, con il tempo riordinato o riordinario, il messaggio pontificio dal cattolicese all’italiano comune, soprattutto per coloro che normalmente, l’italiano non lo usano spesso e quando lo usano, purtroppo, non gli danno il tempo dovuto al messaggio.
Cari fratelli e sorelle, buona domenica!
Oggi il Vangelo della liturgia (Mc 10,46-52) ci parla di Gesù, che guarisce un uomo dalla cecità. Il suo nome è Bartimeo, ma la folla, per strada, lo ignora: è un povero mendicante. Quella gente non ha occhi per questo cieco; lo lasciano, lo ignorano. Nessuno sguardo di cura, nessun sentimento di compassione. Anche Bartimeo non vede, ma sente e si fa sentire. Grida, grida forte: “Figlio di Davide, abbi pietà di me!” (v. 48). Gesù però lo sente e lo vede. Si mette a sua disposizione e gli chiede: “Cosa vuoi che io faccia per te?” (v. 51).
Traduzione...
Il popolo palestinese, come quello israelita medio, grida a chi gestisce le loro disgrazie in questo tempo di guerra. Entrambi i popoli gridano al Figlio di Davide (il governo israeliano) di avere pietà di loro, di dedicargli sguardi, di aver cura dei bambini martoriati dalla guerra, risparmiarli dalla morte. Ma in questa domenica di clero affacciato alla finestra, come una vecchia megera in cerca di qualche sguardo da poter giudicare, chi è realmente il Figlio di Davide? È proprio colui che parla dalla finestra, colui che sembra voler dimostrare di esser l’unico essere sulla terra a governare e a tener in considerazione il sentimento dei popoli martoriati, ma meditate gente perché normalmente 'Excusatio non petita, accusatio manifesta' e a questo punto ci comprendiamo io, Sua Santità e la curia uscente.
“Cosa vuoi che io faccia per te?”. Il Papa riporta la richiesta del Cristo: “Questa domanda, davanti a una persona cieca, sembra una provocazione e invece è una prova. Gesù sta chiedendo a Bartimeo chi cerca davvero, e per quale motivo. Chi è per te il ‘Figlio di Davide’? E così il Signore inizia ad aprire gli occhi del cieco. Consideriamo tre aspetti di questo incontro, che diventa dialogo: il grido, la fede, il cammino.
Traduzione part.II
Il Papa ci sta dicendo che il messaggio è raccolto soltanto dal clero alla finestra, cioè da colui che, in questo tempo scellerato di riorganizzazione geopolitica e geoeconomica, raccoglie le uniche parole che il mondo non ascolta e che i governi non tengono in considerazione: grido, fede, cammino. Ma colui che ogni povero ascolta, cioè il clero in finestra, invita i popoli martoriati a sottostare a questa follia extraterritoriale di: America, Francia, Italia, Inghilterra, Russia, Cina… addentrandosi, attraverso il grido di fede, in un cammino di accettazione rassegnata, che li porterà alla sicura distruzione ma nelle bracca di colui che tiene cura del loro sentimento: il rappresentante di Cristo sulla terra che, invece di scomunicare ignobili figuri e bandirli dai rapporti vaticani, lascia che i suoi prelati stringano mani per affari extraterritoriali, proprio con quei passanti che non vedono il mendicante… bizzarra come domenica in finestra!
Il grido di Bartimeo (il popolo martoriato) non è solo una richiesta di aiuto. È un’affermazione di se stesso. Il cieco sta dicendo: “Io esisto, guardatemi. Io non ci vedo, Gesù. Tu mi vedi?”. Sì, Gesù (il clero affacciato alla finestra) vede l’uomo mendicante e lo ascolta. Ovviamente, si rende necessaria una interpretazione aggiuntiva: in realtà la domanda al clero affacciato alla finestra dovrebbe essere: quando per la strada incrociate qualche mendicante quante volte guardate da un’altra parte? quante volte lo ignorate? Sentite davvero il grido dei mendicanti? Voi no Santità! Il clero dominante, quello affacciato alla finestra che comunque fa affari con Israele e Stati Uniti no, non lo sente e non lo vede il mendicante in strada! A vederlo sono soltanto le suorine di Santa Brigida o le Figlie di San Camillo che si dannano per dargli una mano, voi, intendo il clero dominante, quello affacciato alla finestra, fate solo il vostro meraviglioso spot pubblicitario, perché a questo punto, non importa che il mendicante venga guarito o no dal Cristo, ad aprigli gli occhi sarà anche Lui (il clero alla finestra) ma soltanto per fargli accettare passivamente e con spirito di fede e sacrificio, la loro condizione che, anche se in modo esasperante, permette ai tanti di fare affari e ristabilire il disordine geoeconomico, bizzarramente modificato dall’intervento, su Libia e Siria di Cina e Iran… meditate gente meditate!
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